Grazie all’opportunità che mi ha offerto la scuola, ho preso parte al progetto Erasmus Plus. In queste prime due settimane mi sono trovata abbastanza bene. Sto imparando ad essere indipendente, ad assumere le mie responsabilità e i miei impegni, rispettare gli orari e le persone. È un’esperienza che ti fa crescere a livello personale, ti insegna a stare con le persone.. anche se ovviamente qualche litigio ogni tanto c’è fra di noi. Penso sia inevitabile, e penso che anche questo aiuti a crescere e imparare a rispettare le persone che si ha intorno. Al lavoro mi sto trovando bene, le persone che lavorano con me sono molto disponibili, hanno molta pazienza e sono molto gentili, facendomi sentire sempre a mio agio. Ammetto che è molto difficile abbandonare le proprie abitudini, così da un giorno all’altro, ma penso sia importante imparare ad adattarsi e a reagire di fronte qualsiasi situazione.
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Mi chiamo Sotiraq Gega e sono al 4° anno del corso di informatica. È da due settimane ormai che partecipo al progetto Erasmus in Grecia, nella città di Kalamata. Questo progetto ha la durata di 31 giorni dove effettueremo l'alternanza scuola lavoro in un'azienda scelta in base al nostro indirizzo scolastico. Nonostante non conoscessi molte persone all'interno del gruppo, nel giro di poco ho stretto molto con ognuno di loro ed è anche grazie a loro che queste settimane sono passate velocemente. Kalamata è una città che dal primo impatto mi ha fatto appassionare al posto. Il posto è molto bello e particolare, ci sono un sacco di posti da visitare e presenta anche palestre libere e campi da gioco. Il cibo è la cosa che preferisco perché è particolare ma simile a quello delle mie origini, che sono albanesi, e anche perché il prezzo di esso è ottimo comparato alla quantità di cibo proposto. I trasporti sono frequenti e abbastanza puntuali. Il mio lavoro consiste nel pubblicare articoli per un'azienda di nome "Good Cause" sul loro sito web e anche si Facebook. Abbiamo visitato tanti posti tra cui Atene e Koroni. Queste prime due settimane sono state molto piacevoli e spero anche le prossime L’Erasmus? Per molti studenti è il primo momento della propria vita in cui ti trovi davanti ai problemi della vita senza potere fare affidamento su nessuno, se non su te stesso o i propri compagni, avendo peraltro l’ostacolo della lingua. L’Erasmus cambia la vita di chiunque lo viva. Che si ritorni in patria con un bagaglio di esperienze e conoscenze da portarsi dietro per il resto della propria vita, o si faccia tesoro del tutto per poi ripartire appena si ha l'opportunità, l’apertura mentale che ti dona è Incancellabile. Con queste aspettative io ho dato inizio al mio progetto Erasmus Plus il 3/02/2020. Da quel giorno sono passate due settimane e ne sono successe di tutti i colori, sia positive che negative. Il problema più grosso che ho riscontrato riguarda il cambiamento improvviso delle mie abitudini alimentari; per questo ho dovuto organizzarmi in base al tempo e ai soldi e rivoluzionare le mie abitudini, ottenendo ottimi risultati. Per mia fortuna la maggior parte delle nuove esperienze e nuove situazioni sono state positive. Vivo e lavoro in ambienti accoglienti e ben organizzati che mi hanno permesso di ambientarmi velocemente . Un timore che avevo prima della partenza, era quello del non riuscire a esprimermi e comunicare al meglio a causa dell'ostacolo della lingua. Ciò non si è rivelato affatto un problema, ma anzi è stato di stimolo. In queste due settimane ho quindi imparato lezioni di vita, dalle più semplici alle più ragionate, che non avrei acquisito rimanendo a casa, ma soprattutto, senza mettermi in gioco. L’idea di partecipare all’Erasmus in un Paese estero mi ha colpito da sempre, infatti, quando la mia scuola ha proposto questa esperienza alla mia classe, ho subito partecipato. Quando venni selezionata ero molto orgogliosa e soddisfatta di me stessa. Sul Paese in cui saremmo andati non mi ero fatta aspettative prima di partire perché volevo scoprire la città vivendola, senza crearmi pregiudizi negativi o positivi. L’unico obbiettivo che mi ero posta era di migliorare l’inglese e conoscere una cultura diversa dalla mia. Già dal primo giorno abbiamo visitato la città, iniziando a scambiare le prime parole in inglese, con persone che parlavano una lingua diversa dall’italiano e anche dall’inglese. Abbiamo visitato il centro, pieno di negozi, con molte viuzze, popolato e molto grande. Anche il paesaggio limitrofe al residence in cui abitiamo mi attrae molto: la montagna con il mare circostante è molto piacevole alla vista, il porto con barche sia di grandi che piccole dimensioni, il clima molto caldo e il lungomare. ono uno studente iscritto alla scuola secondaria superiore di Morciano al corso amministrazione finanza e marketing. Il progetto Volpe di Erasmus plus a cui partecipo, organizzato da KANE con la partner YOUNET, la commissione Europea e la mia scuola, mi ha dato la possibilità di partire per questa grandissima esperienza, che considero unica per il mio bagaglio culturale e formativo. Lo scopo di questo viaggio è finalizzato per offrire ai ragazzi come me che studiano, di poter avere la possibilità di migliorare le proprie capacità linguistiche, mettendosi in gioco nella vita reale con le persone dello stato estero, creando uno stimolo in più nell’approccio e nel dialogo. Inoltre la convivenza mette a dura prova i ragazzi coinvolti, poiché per trovare il giusto equilibrio bisogna arrivare a dei compromessi, ma allo stesso tempo trae insegnamento per la buona convivenza. Il viaggio è della durata di un mese, partendo dal 3 Febbraio con il rientro a casa il 4 Marzo. Il progetto prevede inoltre un contratto di lavoro dove noi studenti potremo metterci a contatto con la gente locale praticando una vera e propria attività lavorativa. |
Gli AutoriIn questo spazio potrai trovare alcuni degli articoli che i ragazzi hanno scritto durante la loro esperienza, per raccontare e ricordare il loro periodo come Erasmus Placement! Archivi
Gennaio 2022
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